Indicatori bibliometrici per autore

H-index

Indicatore della performance individuale dei singoli ricercatori, applicabile anche a gruppi di ricerca e istituzioni.

Definizione di Hirsch

Uno scienziato possiede un indice h se h dei suoi Np lavori hanno almeno h citazioni ciascuno e i rimanenti (Np-h) lavori hanno ognuno al più h-1 citazioni.

Con indice H o indice di Hirsch, a volte in inglese H-index, si intende un indice proposto nel 2005 da Jorge E. Hirsch dell'Università della California a San Diego per quantificare la prolificità e l'impatto del lavoro degli scienziati, basandosi sia sul numero delle loro pubblicazioni che sul numero di citazioni ricevute. Secondo la definizione, uno scienziato è di indice n se ha pubblicato almeno n lavori, ciascuno dei quali è stato citato almeno n volte'. In altri termini un autore con Hindex uguale a 15 ha almeno 15 lavori pubblicati, ognuno con almeno 15 citazioni (tratto da Wikipedia)

Il vantaggio del h-index è la combinazione di una valutazione sia di quantità (numero di lavori) che di qualità (impatto, o citazioni di questi documenti) (Glänzel, 2006). 

Un accademico non può avere un alto h-index senza pubblicare un numero consistente di documenti, inoltre questi documenti devono essere citati da altri accademici, al fine di contare per l'h-index

N.B. - L’H-Index di un ricercatore può variare a seconda della banca dati bibliografica o del motore di ricerca da cui viene ricercato, a causa della diversa copertura bibliografica e temporale, nonché per i possibili errori legati a casi di omonimia e omografia degli autori, pertanto si consiglia di citare la banca dati utilizzata per il calcolo dell’H-Index.

È comunque un indicatore che dovrebbe essere sempre utilizzato in riferimento all'intera produzione di un autore, non ad un arco di tempo troppo limitato

Come si calcola

L'H-Index di un autore può essere calcolato basandosi sui dati raccolti da

"Citation overview" su Scopus

Il calcolo dell'H-Index sulla banca dati bibliografica Scopus considera solo gli articoli pubblicati dal 1996 in avanti in tutte le riviste indicizzate  in questo archivio bibliografico dell'Elsevier (quindi di solito a pagamento).

E' disponibile sia dal registro autori che dal registro delle citazioni (citation tracker).

È sufficiente ricercare un determinato autore e verrà mostrata una scheda riassuntiva con i dati personali dell'autore e delle sue ricerche.

Scopus dispone anche di un grafico H che mostra gli articoli e le citazioni in un periodo di tempo.

"Citation report" su Web of Science

Web of Science è consultabile in rete di Ateneo.

Internamente a ISI Web of Science, dopo aver fatto una ricerca per autore (usando l'opzione Author Finder), cliccare sulla colonna a destra, per controllare il proprio indice H.

"Publish or Perish" o "scholar index" su Google scholar

Google Scholar non evidenzia l'indice H dell'autore ricercato automaticamente, ma numerosi strumenti possono interrogare il suo archivio.

Publish or Perish 

Software che permette il calcolo dell'H-Index. Considera automaticamente come fonte i dati di Google Scholar. E' possibile utilizzare caratteri di ricerca per migliorare i risultati che si ottengono. 

Ad esempio:

Fonte: PubblicoErgoSum

Criticità

In generale sull'H-Index

Si consiglia di leggere: "Reflections on the h-index / A.Harzing"

Riassumendo:

Per ulteriori approfondimenti consigliamo anche di consultare il sito Publico Ergo Sum


In particolare:

Critiche al calcolo su scopus:

È facile in scopus trovare più volte casi di omonimia o molti errori di duplicazione di autori (a volte distinti a seconda dell'Affiliazione anche se si tratta semplicemente di sedi di lavoro diverse). È comunque facile selezionarli e raggrupparli facendo un calcolo cumulativo di indice H.

Critiche al calcolo su google scholar

In generale utilizzando Google Scholar come archivio bibliografico i risultati sono sovrastimati. Si consiglia la lettura di

Jacsó, Testing the Calculation of a Realistic h-index in Google Scholar, Scopus, and Web of Science for F. W. Lancaster. Library Trends 56(4) 784-815.

Clicca qui ulteriori articoli di P.Jacsó.

Critiche al calcolo con Web of Science

Meno rappresentate le scienze sociali (Harzing, 2008).

Inoltre, a volte ci sono casi di "phantom citations" cioè citazioni che appaiono nella banca dati ma che in realtà non sono presenti nel lavoro che dovrebbe citare. Vedi Garcia-Perez, 2010 per ulteriori informazioni.

Indici H alternativi : G-index, Hc-index

G-Index

Proposto da Leo Egghe, si propone di migliorare il calcolo dell'indice H dando maggior peso agli articoli più citati. 

Per approfondire:

L. Egghe, Theory and practice of the g-index, Scientometrics, Vol. 69, No 1 (2006), pp. 131-152

Hc-index (contemporary h-index)

Si propone di calcolare l'indice H dando meno peso agli articoli più vecchi, in modo tale  che si superi il problema di minori citazioni per i  "giovani ricercatori" (vedi critica num. 1). Tale normalizzazione è quella presa in considerazione anche ai fini dell' abilitazione scientifica nazionale dell'ANVUR.

Agisce aggiungendo un peso legato all'età ad ogni articolo citato, fornendo meno rilievo agli articoli piu' vecchi.

In pratica in PoP l'attribuzione del peso relativamente all'età è normalizzata per un fattore 4: questo significa che per un articolo pubblicato nell'anno corrente, le sue citazioni contano 4 volte; per un articolo di 4 anni fa le citazioni contano 1 (4/4); per un articolo di sei anni fa, le sue citazioni pesano 4/6.

Tralasciando la formula,  [1].

[1] Antonis Sidiropoulos, Dimitrios Katsaros, and Yannis Manolopoulos, Generalized h-index for disclosing latent facts in citation networks, arXiv:cs.DL/0607066 v1 13 Jul 2006.

Ci sono ulteriori varianti dell'indice H, (individual H-index ecc): si consiglia nuovamente di leggere indicatori bibliometrici (de Robbio) o Manuale utenti di Publish or Perish.

Guide


Per approfondimenti:

Gorraiz-Schloegl, 2008 J. Gorraiz, C. Schloegl, A bibliometric analysis of pharmacology and pharmacy journals: Scopus versus Web of Science, in Journal of Information Science 34 (5) (2008) 715-725
Bar-Ilan, 2008 J. Bar-Ilan, Which h-index? - A comparison of WoS, Scopus and Google Scholar, Scientometrics 74 (2) (2008), pp. 257-271.
Frandsen and Nicolaisen, 2008 T.F. Frandsen and J. Nicolaisen, Intradisciplinary differences in database coverage and the consequences for bibliometric research, Journal of the American Society for Information Science and Technology 59 (10) (2008), pp. 1570-1581.
Jacso, 2008a P. Jacso, Testing the calculation of a realistic h-index in Google Scholar, Scopus, and Web of Science for F. W. Lancaster, Library Trends 56 (4) (2008), pp.784-815.