Fondi personali moderni

Enzo Santarelli

1. GENERALITÀ

1.1 Nome della biblioteca, istituto, ente  

Biblioteca Umanistica Università degli Studi di Urbino

1.2 Nome del fondo  

Enzo Santarelli

1.3 Notizie su possessore 

Enzo Santarelli (Ancona, 12 gennaio 1922 – Roma, 3 ottobre 2004). Studente della facoltà di Scienze politiche di Firenze, dopo aver brevemente condiviso le illusioni del “fascismo di sinistra” matura, già dal 1942, sentimenti antifascisti. Durante la guerra aderisce al Partito liberale italiano, di cui diventa rappresentante nel Comitato di liberazione nazionale delle Marche. Nel 1948, dopo la sconfitta elettorale di aprile, si iscrive al Partito comunista italiano; nel 1956 è nominato segretario della Federazione di Ancona. Due anni dopo viene eletto alla Camera dei deputati dove resta fino al 1963 ricoprendo diversi incarichi istituzionali. 

La carriera di storico inizia con la collaborazione alla rivista “Movimento operaio” – crocevia per intellettuali legati a una storia di classe ma non allineati al partito – e segna tra i suoi interessi lo studio delle correnti politiche marchigiane tra l’Unità e l’avvento del fascismo e la storia del movimento anarchico come componente originaria del movimento operaio. Santarelli, storico comunista, guarda all’età contemporanea attraverso la lente marxista e la lezione gramsciana, senza però cedere a posizioni dogmatiche.

Dal 1964 fino al pensionamento nel 1992 è docente di Storia contemporanea presso la Facoltà di magistero dell’Università di Urbino. Si occupa in particolare del regime fascista e della sua interpretazione, mantenendo un approccio storiografico che rende servizio alla contemporaneità perché parte attiva entro le tensioni civili e politiche che la attraversano. A partire dagli anni Sessanta intraprende molteplici viaggi fuori dal continente europeo, condotti all’insegna dell’interesse intellettuale per la storia sociale del mondo contemporaneo e per le lotte anticoloniali.

Membro del consiglio direttivo dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia, promuove nel 1974 la fondazione dell’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nelle Marche. Nel 1991, con lo scioglimento del PCI, aderisce al Partito della Rifondazione comunista. Tra le sue principali pubblicazioni si ricordano:

1.4 Data e modi di acquisizione

Il Fondo Enzo Santarelli è stato acquisito dall’Università di Urbino, come donazione, nel 1993.

1.5 Storia del fondo

Il 16 dicembre 1993 il Consiglio di amministrazione dell’Università di Urbino, presieduto dal rettore Carlo Bo, delibera l’atto di donazione dell’emeroteca del prof. Enzo Santarelli alla Biblioteca universitaria, sulla base della volontà del donatore espressa fina dal 1991 (manifestata al prof. Giovanni Bogliolo, all’epoca presidente  della commissione per il riordino della Biblioteca). Nei mesi successivi, il prof. Ermanno Torrico procede alla prima catalogazione del materiale. Dalla collocazione a Palazzo Bonaventura (Via Saffi, 2), dopo il 2001 il fondo segue il trasloco dell’Emeroteca umanistica a Palazzo Diani (Via Santa Chiara, 18).

1.6 Alimentazione del fondo

Fondo chiuso

1.7 Indicizzazione del fondo

Il Fondo è stato donato all’Università privo di elenchi.

Nel 1998 è stato pubblicato il catalogo cartaceo, a cura di Ermanno Torrico: Fondo Enzo Santarelli: catalogo, [S.l., s.n.], (Urbino, Arti grafiche editoriali), XIV, 457 p., [16] p. di tav.

Le catalogazioni sono ora disponibili sul Catalogo italiano dei periodici (ACNP), sul Sistema bibliotecario nazionale (SBN) e sul catalogo del Polo SBN Marche Nord.

1.8 Accessibilità del fondo  

Il fondo è stato interamente catalogato e reso disponibile al pubblico dal seguente link.


2. DESCRIZIONE

2.1 Consistenza

Il fondo è composto da circa 1.200 testate di storia, politica e varia cultura. In particolare si evidenziano giornali e periodici del movimento operaio e socialista dalle origini agli anni Ottanta del Novecento, riviste politico-letterarie della prima metà del Novecento, pubblicazioni relative ai movimenti del Sessantotto e Settantasette, riviste contemporanee di storiografia e altri nuclei d’interesse (giornali cattolici, libertari, femministi, fascisti, neofascisti ecc.).

Il catalogo cartaceo curato dal prof. Ermanno Torrico suddivide la raccolta nei seguenti soggetti:

- Agenzie e Quotidiani

- Almanacchi

- America latina

- Annuali e Annuari

- Antifascismo e Resistenza

- Associazionismo, Associazioni varie

- Autonomie ed Enti locali

- Economia, Fabbriche, Cooperazione, Sindacati

- Femminismo e Storia delle donne

- Gruppi di sinistra, Sessantotto ecc.

- Istituti di storia della Resistenza

- Istituzioni e società civile

- Liberaldemocratici, Repubblicani, Radicali

- Marche: politica e cultura

- Mezzogiorno e Meridionalismo

- Movimento anarchico

- Movimento cattolico e Democrazia cristiana

- Movimento operaio e socialista

- Nazionalismo e Fascismo

- Neofascismo e Destra

- Paesi afroasiatici

- Partito Comunista, Socialista e Correnti di sinistra

- Politica internazionale

- Regno del Sud, 1943-44

- Riviste di varia cultura

- Storia e storiografia

2.2 Identificazione, ordinamento e collocazione

Il Fondo ha mantenuto la sua autonomia rispetto al resto delle raccolte.

La collocazione è suddivisa in sezioni, in base al formato.

2.3 Stato di conservazione

Buono


3. BIBLIOGRAFIA E DOCUMENTAZIONE

3.1 Bibliografia e documentazione

Bibliografia e documentazione:

Su Enzo Santarelli:


4. NOTE E SEGNALAZIONI PARTICOLARI

4.1 Note e segnalazioni particolari

Oltre al Fondo contenente giornali e riviste donato all’Università di Urbino, Enzo Santarelli ha donati altri nuclei documentari appartenenti alla sua biblioteca personale ad altri istituti di conservazione: la Biblioteca del Consiglio regionale delle Marche (nucleo principale di oltre 5.000 volumi), la Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma (opuscoli e numeri unici), la Biblioteca Giorgio Aprea dell’Università di Cassino (libri), la Biblioteca Franco Serantini di Pisa (ventisette libri). Relativamente a queste donazioni si vedano:


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NOME DEL COMPILATORE

Luigi Balsamini