Fondi personali moderni
Carlo Antognini
1. GENERALITÀ
1.1 Nome della biblioteca, istituto, ente
Biblioteca della Fondazione Carlo e Marise Bo per la Letteratura Europea Moderna e Contemporanea
1.2 Nome del fondo
Carlo Antognini
1.3 Notizie su possessore
Carlo Antognini nacque ad Ancona il 9 agosto 1937. Costretto nella propria stanza da un incidente in giovane età, sviluppò da autodidatta la passione per la letteratura europea e mondiale, in particolare per quella anglo-americana. Le sue numerose letture gli permisero di intraprendere dal 1964 l'attività di critico letterario sul quotidiano "L’Avvenire d’Italia". Da qui fino alla morte collaborò inoltre con articoli e saggi critici a riviste, fogli e quotidiani, quali "La Fiera letteraria", "Persona", "Nac", "D’Ars International", "Oggi e domani", "Arte 2000", "Egolalia", "Il Leopardi", "Azimut", "Ancona provincia", "Il Marchigiano", "Corriere Adriatico", "L'Osservatore romano", "Avvenire", ed altri.
Per dodici anni si occupò di letteratura mondiale curando la rubrica radiofonica "Il libro della settimana" per la sede regionale marchigiana della Rai. Rispondendo alla denuncia di Carlo Bo (Le Marche e la cultura, in "L'approdo letterario", 1961) sull’immobilismo della situazione culturale marchigiana, focalizzò la propria riflessione sui valori della cultura locale presenti ad Ancona e nelle Marche. Ne scorse un panorama ricchissimo, ma disperso in esperienze isolate e non comunicanti, ravvisando l'urgenza per la regione della creazione di spazi culturali aggreganti. Decise così, attraverso una rigorosa selezione, di raccogliere i principali componimenti poetici e narrativi degli scrittori regionali in due pionieristiche antologie. La prima, "Poeti marchigiani del '900", con prefazione di Valerio Volpini, risale al 1965 e contiene componimenti di ventitré poeti, selezionati secondo i criteri di intensità espressiva e di documentazione sullo stato dell'arte della poesia marchigiana. La seconda antologia, "Scrittori marchigiani del Novecento", è introdotta dallo stesso Carlo Bo e risulta suddivisa in due volumi, uno dedicato ai narratori ed uno ai poeti. Confrontando ed analizzando i testi, egli si sorprese nel riscontrare numerosi elementi comuni tra gli autori, tanto da riconoscere una linea letteraria marchigiana (che definirà "marchigianità" letteraria) caratterizzata non tanto da omogeneità stilistica, quanto piuttosto da una medesima ispirazione che trae la propria origine dalla contemplazione rivissuta del paesaggio. La stessa propensione ravvisò nei pittori, scultori ed incisori presenti in regione, che riunì per la prima volta in una mostra tenutasi nel 1974 nella città di Jesi: "Marche Arte '74". Tali operazioni ebbero complessivo esito nell'intrapresa delle edizioni d’arte L'Astrogallo, che egli stesso diresse da imprenditore nella volontà di offrire ad un più vasto pubblico la conoscenza, in formato di eleganza e controllo grafico-editoriale, di scrittori ed artisti marchigiani sia emergenti (come Franco Scataglini) sia meritevoli di essere recuperati (come Giulio Grimaldi e Olimpo da Sassoferrato), divenendo un fondamentale punto di riferimento per chiunque si occupasse di cultura in regione. La casa editrice, fondata nel 1973, ebbe due fasi: la prima (1973-1977) vide la pubblicazione di 18 opere, curate dallo stesso editore, la seconda fase (1977-2002) proseguì dopo la morte di Antognini con la stampa di altre 13 opere, sotto la guida della sorella Fiorisa Antognini.
L'attività di Carlo Antognini diede avvio ad una nuova stagione culturale nelle Marche, riunendo gli artisti e i letterati che dapprima operavano in maniera isolata o erano costretti alla diaspora. Nacquero così numerose riviste letterarie ed artistiche, trasmissioni radiofoniche, convegni e dibattiti, specialmente negli anni '70 e '80 del '900. La sua idea di una linea letteraria marchigiana diede inoltre avvio ad un lungo dibattito sulla questione, protrattosi animatamente fino ai nostri giorni. Morì ad Ancona per l’aggravarsi delle sue condizioni fisiche il 26 febbraio 1977, all'età di quaranta anni.
(biografia a cura di Gabriele Ciceroni)
1.4 Data e modi di acquisizione
Il fondo è stato donato dalla sorella di Carlo, Sig.ra Fiorisa Antognini, con lettera di donazione del 14 dicembre 2017 al Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Vilberto Stocchi, e successiva accettazione da parte dell'Ateneo (delibera del CdA n. 25/2018 del 23 febbraio 2018). Nel novembre 2018 il fondo è stato trasferito presso l'Ateneo.
1.5 Storia del fondo
Il fondo consiste nella biblioteca personale che Carlo Antognini conservava nella sua casa anconetana. Alcune fotografie, rese disponibili nella piattaforma Sanzio Digital Heritage, testimoniano la disposizione originale delle librerie (https://sanzio.uniurb.it/cris/fonds/fonds00232/fondsinformation.html). Attualmente la collezione è collocata in una stanza dedicata al secondo piano di Palazzo Passionei, sede della Fondazione Carlo e Marise Bo.
1.6 Alimentazione del fondo
Fondo chiuso
1.7 Indicizzazione del fondo
Il Fondo è stato donato all’Università privo di documentazione.
Ora il catalogo è consultabile:
sul Sistema bibliotecario nazionale (https://opac.sbn.it/web/opacsbn/home),
sul Polo SBN Marche Nord (https://bibliomarchenord.it/SebinaOpac/.do),
sul catalogo online del Settore Biblioteche di Ateneo dell’Università di Urbino (https://sba.uniurb.it/home-page)
e sul catalogo online della Biblioteca della Fondazione Carlo e Marise Bo (https://bibliomarchenord.it/SebinaOpac/.do?sysb=pb&pb=URBFB).
1.8 Accessibilità del fondo
Il fondo è stato interamente inventariato, catalogato e reso disponibile al pubblico. E’ consultabile al seguente indirizzo:
2. DESCRIZIONE
2.1 Consistenza
Il fondo è composto da oltre 2200 volumi che rispecchiano gli interessi culturali del suo ex-proprietario. In particolare, la collezione si focalizza sulla letteratura marchigiana, italiana, inglese ed americana. Consistente è anche la sezione di arte locale.
2.2 Identificazione, ordinamento e collocazione
Il fondo è distinto dalle altre collezioni presenti in biblioteca ed è suddiviso in cinque sezioni di collocazione, di cui la prima e la quinta rappresentano le aree più ricche e significative:
1) Letteratura, teatro e arte marchigiani
2) Letteratura classica e italiana
3) Letteratura europea ed extra-europea
4) Filosofia, Psicologia, Teologia, Storia
5) Edizioni L'Astrogallo e Storia dell'Arte
2.3 Stato di conservazione
Buono
3. BIBLIOGRAFIA E DOCUMENTAZIONE
3.1 Bibliografia e documentazione
Riguardo al fondo librario non sono stati pubblicati documenti.
Su Carlo Antognini:
Giancarlo Galeazzi, Come un volo di rondini, presentazione di Carlo Bo, Ancona, L'Astrogallo, 1980
Gabriele Ciceroni, La stanza dell'infinito: Carlo Antognini e la cultura marchigiana del Novecento, premessa di Massimo Raffaeli, Ancona, Il lavoro editoriale, 2017
Sulla casa editrice L’Astrogallo:
Edizioni L'Astrogallo, Jesi, Studio d'arte L'asterisco, 1989
Edizioni l'Astrogallo fondate da Carlo Antognini nel 1973, Ancona, Edizioni l'Astrogallo, 1997
Marcello Venturoli, Lettere alla postina, introduzione di Marcello Venturoli, con quattro illustrazioni di Renzo Vespignani, Ancona, L'Astrogallo, 2002
4. NOTE E SEGNALAZIONI PARTICOLARI
4.1 Note e segnalazioni particolari
All’interno dei volumi sono stati rinvenuti circa 100 cataloghi e brochures di mostre e artisti ora conservati insieme al materiale archivistico e descritti sulla piattaforma Sanzio Digital Heritage:
https://sanzio.uniurb.it/cris/fonds/fonds00227/fondsinformation.html
PERMALINK AL CATALOGO
NOME DEL COMPILATORE
Elena Baldoni